CARBONE ATTIVO
Il filtro a carboni attivi è il principale alleato per contrastare i (cattivi) odori di origine naturale e chimica in un impianto aeraulico. Il carbone attivo nel filtro infatti è capace di adsorbire gli agenti inquinanti e gli odori
Come funzionano i filtri a carbone attivo
La struttura del filtro a carboni attivi è geometricamente identica a quella degli altri tipi di filtro, ma impiega un diverso materiale filtrante. Per questo motivo nel catalogo FCR si trovano filtri a cartucce, filtri a tasche e poliedro, celle piane, e i granuli sfusi di carbone attivo (utili in applicazioni specifiche come i letti di carbone attivo).
L'azione chimico-fisica di adsorbimento delle sostanze organiche è il principale meccanismo di abbattimento dei cattivi odori
Applicazioni e limiti di impiego di un filtro a carboni attivi
Data l'origine del mezzo filtrante, un filtro a carboni attivi teme umidità relativa e alte temperature, più di uno in metallo o microfibra di vetro: tipicamente infatti la temperatura massima di esercizio non deve superare i 40-50 °C e l'umidità rel. deve restare inferiore al 70%.
A differenza di molti altri tipi di filtri, è possibile rigenerare i filtri a carbone attivo presso aziende specializzate.
A seconda del tipo di carbone utilizzato si possono filtrare, a titolo esemplificativo:
- odori organici
- gas acidi
- isotopi radioattivi (radioiodi)
- ammoniaca, ammine e fosfine
- formaldeide
per i settori civili e industriali come aeroporti, raffinerie, musei, laboratori, ospedali.